cm 22x22, 36 pp.
© maggio 2004
Le oltre 500 lettere inviate da Emilio Rizzi, tra il 1906 e il 1952, principalmente alla moglie Barbara, costituiscono una preziosa testimonianza della vicenda umana e artistica del pittore, ma anche uno spaccato degli ambienti culturali che Rizzi frequentò nel mezzo secolo di attività professionale: il contesto cremonese e poi quello romano degli inizi del XX secolo, quello parigino antecedente il primo conflitto mondiale e infine il mondo bresciano tra le due guerre.
In questo volume la figlia Miretta tratta per la prima volta dell’epistolario paterno, analizzandolo in un’affettuosa, discorsiva e piacevole sequenza cronologica che mette in luce gli aspetti della profonda umanità del pittore.
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