I saggi raccolti in questo libro, rielaborazioni di una serie di conferenze tenute a Brescia nella prima metà del 2003, nascono dalla constatazione dell'ampio uso pubblico della storia che è stato fatto nell'ultimo decennio: una pratica che ha spesso privilegiato il sensazionalismo della notizia e le forti implicazioni politiche delle proposte, avallando la diffusa tendenza a mettere in discussione o a rovesciare completamente interpretazioni di fenomeni e periodi cruciali del passato del nostro Paese, che hanno rappresentato a lungo la componente fondamentale di un'identità collettiva. Si evidenziano così, da un lato, le costanti e le categorie che hanno delineato la traiettoria di un canone storiografico per decenni condiviso; dall'altro, i recenti punti di crisi del medesimo e le aporie che si sono aperte quando si è incrinata la fiducia in un condiviso ordine di lettura. Vengono infine illustrati i nuovi temi che la rottura del canone ha fatto emergere: quei revisionismi che negli ultimi tempi sembrano lasciarsi cavalcare dalla politica, riproducendo solo i vizi del vecchio canone, come la contrapposizione morale o la legittimazione/delegittimazione ideologica.
INDICE I. Botteri, Introduzione
- G. Signorotto, Controriforma, età spagnola, "crisi della coscienza europea". Una nuova prospettiva
- M. Fantoni, La corte e lo Stato
- C. Mozzarelli, Settecento, antico regime e illuminismo
- E. Di Rienzo, Revisionismo, conservatorismo e tradizione storiografica. Gli studi sulla stagione rivoluzionaria in Italia
- M. Meriggi, Le Italie dell'Ottocento
- A. De Francesco, Razza, delinquenza e carattere degli italiani: un idioma risorgimentale
- S. Luzzatto, Il Verbo post-antifascista
- G. De Luna, Resistenza e guerra civile
- F. Bonini, La Repubblica dei partiti
- Note sugli autori