Solo pochi minuti di traghetto separano Montisola dalla riviera bresciana del Sebino. Eppure questo brano di terra staccato dal ghiacciaio, come una costola dal corpo delle Prealpi, vive in uno spazio e in un tempo suoi, obbedendo a ritmi non confrontabili con quelli che scandiscono i nostri giorni in terraferma. Bandite le auto, l’isola rimane un luogo di quiete appena venata di languida malinconia e il suo paesaggio non è sostanzialmente diverso da quello che connotava un mondo in cui la sussistenza era garantita dalla pesca, dalla fabbricazione delle reti e dall’agricoltura. Un microcosmo silenzioso e dalla doppia anima, lacustre e montana, da assorbire attraversando villaggi di pescatori, borghi rurali e luoghi di culto, boschi di castagno, uliveti e coltivi.
INDICE
R. Colosio, Un microcosmo in mezzo al lago
- R. Colosio, Il paese si veste di meraviglie
- R. Bontempi, Vedute a fil di lago e vasti panorami
- R. Colosio, In barca nell’arcipelago sebino
- R. Colosio, Memorie di reti, barche e pesca
- P. Nastasio, E il monte divenne isola
- S. Capelli, Il predatore pigro
- R. Colosio, Premiata pescheria Montisola - Indirizzario
