Il libro presenta gli edifici rurali dei maggenghi, prati ricavati nel bosco e un tempo destinati alla fienagione e al pascolo, posti alle medie quote tra il paese e l'alpeggio. Tali fabbricati sono analizzati non solo in quanto manufatti architettonici ma anche, e soprattutto, come testimonianza di un sistema antropologico capace di proporre strategie di adattamento e uso sostenibile. Dieci itinerari illustrano luoghi un tempo produttivi e oggi considerati patrimonio paesaggistico: microcosmi ricchi di valori e saperi che esprimono un abitare
fondato sulla necessaria corrispondenza tra uomo e natura. Nei maggenghi sono inscritte forme di pensiero vissuto e una cultura collettiva diffusa, che possiamo trattenere per arricchire la nostra consapevolezza ambientale.
INDICE Presentazione
- Introduzione. La memoria inscritta nella forma dei luoghi
- Microcosmi montani/1. Paesaggi culturali e principi insediativi in terra di montagna
- Microcosmi montani/2. Tecniche, forme costruttive e pratiche comunitarie di un ecosistema alpino 01. Pezzo - Case di Viso - Case Pirli - Case Silizzi (Pezzo, Ponte di Legno) 02. Villa Dalegno - Gario - Pramprà - Chigolo - Prebalduino (Villa Dalegno, Temù) 03. Canè - Suncanè - Vialazzo - Saline - Premia (Canè, Vione) 04. Sant'Antonio - Val Brandet - Valle di Campovecchio (Corteno Golgi) 05. Daone - Lezzaone - Valmazzone - Pozzuolo (Edolo) 06. Fletta - Prà del Bisso - Brunò - Le Muse (Malonno) 07. Andovaia - Musna e i maggenghi di Cevo (Berzo Demo e Cevo) 08. Deria (Paspardo e Grevo, Cedegolo) 09. Longoprato - Valle - Perseghe - Planareto (Pescarzo, Capo di Ponte) 10. Predenar (Ossimo Superiore) G. Gregorini, Il ruolo dei prati-pascoli di media quota tra esigenze di conservazione del paesaggio alpino e tutela delle biodiversità
- Bibliografia essenziale