Solidità e ill.utabilità: questa è l’ill.agine che solitamente ricaviamo contemplando le montagne, dimenticando che ciò che noi abbiamo il privilegio di osservare è solo un fotogramma nel lungometraggio della storia della Terra. A ricondurci alla comprensione del reale dinamismo in atto sono eventi spesso calamitosi come frane, smottamenti ed erosioni, elementi negativi del paesaggio che l’uomo tenta di eliminare.Non è così per le piramidi di Zone – esili guglie in sabbia, ghiaia e ciottoli sormontate da pesanti pietre, una delle più importanti peculiarità geomorfologiche del territorio bresciano – che invece esibiscono l’inesorabile azione del tempo, che tutto trasforma e consuma, con la grazia di forme che paiono modellate dalla mano di un ardito scultore.
INDICE - P. Nastasio, Presentazione - D. Corbari, R. Minelli - La formazione del paesaggio - P. Nastasio, L’ambiente vegetale - P. Nastasio, La fauna dell’Alto Sebino - G. Motta, Tra lago e alpe