cm 24x17, 112 pp.
© marzo 2003
Il sentimento della speranza è stato coltivato nel corso del Novecento sotto il segno della fede nell’onnipotenza dei progetti globali della storia e della tecnica: una fede che, all’apertura del nuovo millennio, si va sempre più mutando nel disincanto di un futuro percepito come imprevedibile, non programmabile. Dopo la tragedia dell’11 settembre 2001, siamo di fronte a una sfida che ci invita a riflettere, a rielaborare contenuti e prospettive di una società profondamente in crisi, che improvvisamente si è resa conto della sua fragilità ed è percorsa in profondità da un tremito di paura e disorientamento. Non è certo facile, nello scenario attuale, aprirci a prospettive di speranza; tuttavia la storia ci insegna che proprio nei momenti di catastrofe e di buio si pongono i semi del rinnovamento e della rinascita. Quando tutto sembra perduto, l’uomo trova nel profondo del suo essere energie sane che preludono a nuove aperture.
La speranza, che si fonda sulla potenzialità dell’essere e l’apertura al cambiamento, risulta così oggi audacemente inattuale, e pur tuttavia ricchissima di suggestioni su temi sempre aperti; un sentimento vero e umanissimo, tanto familiare quanto necessario alla nostra esistenza.
INDICE
M. Guzzi, Il tempo propizio
- V. Castellazzi, Le radici psicoanalitiche della felicità
- G. Margarino, “Chiedete ed otterrete perché la vostra gioia sia piena” (Gv. 16,24b)
- L. Caro, “…c’è una speranza” (dal libro delle Lamentazioni 3,29)
- G. Martiran, Il drago e l’agnello. Dal mercato globale alla giustizia universale
- G. Canobbio, Vivere la speranza in un clima di delusione
- G. Mandel, La speranza come valore trascendente nell’Islam
- I. Sciuto, Le speranze della filosofia
- M. Martinazzoli, Il limite della politica
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