Costruiti a ridosso delle case; strappati al terreno scosceso da precari muretti a secco; disposti in tortuosi terrazzamenti che creano angoli nascosti e magici giochi di luce; popolati di muri, gradini in pietra, sentieri misteriosi; affollati da erbe e piante di ogni genere che sembrano svilupparsi senza alcuna logica, in un caos di coltivazioni del quale soltanto l’ortolano pare possedere lo schema segreto. Così possono apparire ancora oggi molti orti della Valle del Caffaro. Marisa Viviani ne illustra, in modo appassionato ed esaustivo, i prodotti e le tecniche di coltivazione, evidenziando come la concimazione biologica, l’utilizzo di attrezzi tramandatisi attraverso le generazioni, il complicato calcolo delle fasi della luna, siano fili che legano gli orti di oggi a quelli del passato, retaggi di un legame secolare con la terra e la natura che mantiene intatto nel tempo il proprio valore. La ricerca, corredata da vivaci e preziose testimonianze orali, si estende anche ad erbe e frutti spontanei ad uso alimentare e ai fiori di prati e giardini della Valle.
SOMMARIO A. Bonomi, Introduzione - Un libro per sognatori di città ed altri ancora - L’orto - Andar per erbe e frutti nella Valle del Caffaro - Il giardino - Conclusione - Glossario - Proverbi, espressioni, modi di dire - Bibliografia -
C. Lunardi, Il brusio della luna sugli orti
