Il fiume Strone e la roggia Savarona testimoniano un paesaggio padano ormai sparito, quello costituito dalle antiche linee di deflusso naturale della pianura, paesaggio reso quasi irriconoscibile dall’ingegnoso, capillare intreccio irriguo costruito sapientemente nei secoli. Scarpate, terrazzi, paleoalvei, depressioni e mottelle; la lettura attenta della morfologia allontana l’impressione epidermica di una “pianura piatta”, e rende evidente l’importanza di salvaguardare le poche forme relitte del paesaggio originario, frenando l’assurda corsa alla bonifica per aumentare l’efficienza di un’agricoltura con problemi di eccesso produttivo.
SOMMARIO P. Nastasio, Presentazione -
R. Minelli, La pianura e le acque -
E. Zanotti, Tra paludi e boschetti -
S. Capelli, Gli abitatori delle rogge -
G. Motta, Al confine tra due feudi