cm 15x24, 64 pp. , 82 ill.
© dicembre 2008
Tanto familiare da venir confidenzialmente chiamato con un nome da vecchio zio, italianizzazione del dialettale Gölem, il Guglielmo, così isolato ed evidente sullo sfondo della pianura, è da sempre una presenza cara ai bresciani. Grazie alla vicinanza alla città e alle spiccate caratteristiche montane, le sue groppe sono state la vera culla dell’escursionismo di casa nostra, fin dai tempi in cui per arrivarci si partiva dalla città in diligenza o con l’omnibus. Tuttora la cappella sommitale dedicata al Redentore, raggiunta da un intrico di sentieri che risalgono da due versanti, rappresenta una meta largamente frequentata durante tutto l’anno.
INDICE
F. Ragni, Immagini di un amabile monte patrono - G. Motta, Zone e le sue contrade - M. Abati, F. Signorini, F. Ragni, Il monte inesauribile. Itinerari escursionistici tra Sebino e Valtrompia - M. Abati, Autunno 1943: guerra partigiana sul monte - R. Bontempi, Il Bosco degli Gnomi - R. Bontempi, Ascensioni su due ruote e in cordata - P. Nastasio, Una viola del culmine - S. Capelli, Tra le pietre una coda rossa - T. Mazzina, Dai pascoli del Gölem - Indirizzario
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