cm 24x15, 40 pp., 44 ill.
© marzo 2004
“Eterno rimarrà su questo colle / il turrito Castel medioevale, / il cui Signore, artefice geniale, / riedificarlo si compiacque e volle”. Con questi versi, Cipriano Orsini celebrava nel 1900 il compimento della singolare impresa voluta dal conte Gaetano Bonoris a Montichiari: l’edificazione, in luogo dell’antica rocca, di un sontuoso castello neomedievale ricalcato sugli stilemi gotici messi in voga a fine Ottocento da Alfredo d’Andrade con la realizzazione del borgo medievale del Valentino in occasione dell’Esposizione Universale torinese del 1884. Al progetto lavorò in un primo tempo l’architetto bresciano Antonio Tagliaferri, poi sostituito da Carlo Melchiotti, più in sintonia con le idee del committente. La guida ripercorre la storia dell’edificio e ne illustra nel dettaglio gli ambienti e i decori pittorici.
SOMMARIO
Il castello tra storia e fantasia
Il conte Bonoris
Il progetto iniziale di Antonio Tagliaferri
La controversia e la successione di Carlo Melchiotti
La realizzazione del castello e la scelta delle maestranze torinesi
La cultura architettonica bresciana: altri casi di revival
Il castello Bonoris. Visita guidata
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