Il crollo del socialismo reale è forse l’evento più complesso e più denso di conseguenze di questo scorcio di secolo. In relazione a questa complessità non è improprio domandarsi se la fine del secolo non sia anche la fine del mondo spirituale in cui si è sviluppata la tradizione dell’Occidente. Ma non solo: l’indebolirsi del controllo sugli arsenali nucleari, un’espansione demografica sempre più insostenibile e la distruttività dell’attuale modello di sfruttamento delle risorse inducono a ritenere che non soltanto il mondo spirituale, ma lo stesso mondo fisico sia oggi in pericolo. Dove stiamo andando? E in che modo ci stiamo muovendo? La parola va allo storico, all’antropologo, al biologo, allo psicologo, al teologo, al neurologo, al sociologo, al critico letterario, all’economista, al filosofo. Ma ognuno di essi, in quanto specialista, si troverà di fronte a un dilemma: o riconoscere la parzialità della propria analisi, affidando al caso l’unificazione dei diversi contributi, o conferire – ma arbitrariamente – un carattere totalizzante alla propria diagnosi. Questo non significa che il dilemma sia insuperabile, ma che il “passo del Duemila” è un problema – ineludibile – non solo relativamente alla via che ci sta dinanzi, ma anche, e innanzitutto, relativamente ai lumi, alle luci diverse che possono illuminare la via. (Emanuele Severino )
SOMMARIO E. Severino, Il piano inclinato -
D. Mainardi, La parabola del fringuello vampiro -
S. Piro, La fine del millennio e la trasformazione della specie -
R. Dulbecco, Uno sguardo nel futuro della medicina a cavallo del millennio -
E. Morin, Il quinto secolo dell’era planetaria -
J. Carew Eccles, Il futuro della scienza, il futuro della mente -
J. Moltmann, Cristiani nel terzo millennio -
N. Luhmann, Capitalismo e utopia -
M. Vovelle, “La fine dell’Ancient Régime” - Trasformazione o declino del capitalismo. Pubblico confronto tra Emanuele Severino e Paolo Sylos Labini - Note sugli autori
