Uberto, governatore di Bologna nella prima metà del ’500. Veronica, poetessa e signora del principato di Correggio dal 1520 al 1550. Giovan Francesco, vescovo di Viterbo per dieci anni a partire dal 1566… Tra Cinque e Seicento, la nobile stirpe bresciana dei Gambara fu capace di uscire dalla dimensione locale per affermarsi in Italia all’interno dei punti nevralgici del potere.Il volume, frutto di una ricerca promossa dall’Associazione Amici Fondazione Civiltà Bresciana della Bassa e del Parco dell’Oglio, tratteggia le figure dei principali esponenti della famiglia collocandole nei luoghi in cui hanno vissuto ed esercitato i loro incarichi. Dall’ampia sezione dedicata a Brescia e al suo territorio l’indagine si estende all’intera Italia centro-settentrionale, fino a Roma. Ed è arricchita da un eccezionale supporto iconografico, che comprende oltre 500 fotografie a colori.
INDICE - Presentazioni- Prefazione: Potere e nobiltà: i Gambara CAPITOLO I - INTRODUZIONE GENERALE- I Gambara nell’Italia centro-settentrionale- Le leggendarie origini di una stirpe millenaria CAPITOLO II - APPROFONDIMENTI- Le dimore nel territorio bresciano- Le dimore nella città di Brescia- I Gambara nel Cremonese: titoli, diritti, privilegi- I Gambara a Vescovato, un territorio conteso ai Gonzaga. Centonove anni tra liti e banditi