La numerazione dei “primitivi”, secondo molti studiosi delle più diverse discipline, sarebbe espressione della “mentalità concreta” che caratterizza nel complesso le società di tipo etnografico. Nelle culture in cui il nome utilizzato per denominare il numero riveste carattere di concretezza, anche il numero stesso è di tipo concreto, manifestando interamente la relativa mentalità concreta che soggiace a queste culture. Il volume vuole dimostrare che tale tesi sul primitivismo e la concretezza della mentalità e delle sue espressioni relative al numero è errata e che una qualsiasi tesi sullo specifico della numerazione deve fare i conti con una serie di definizioni preliminari relative all’ambito più generale della quantificazione e delle sue forme. Così anche ogni discorso su tipi di “mentalità” deve fare i conti oggi con gli studi cognitivi e porsi in una prospettiva transculturale.
SOMMARIO Presentazione
- M. Squillacciotti, Per un’antropologia dei sistemi di numerazione Parte prima. I fondamenti classici. E. Burnett Tylor, L’arte del contare -
F. Hamilton Cushing, Concetti manuali -
L. Levi Conant, Contare M. Wertheimer, Numeri e forme di numeri Parte seconda. La ricerca etnografica e cognitiva. R. Lenoir, Il soulava melanesiano e la scienza dei numeri -
E.P. Wolfers, Calcoli e numeri (Papua e Nuova Guinea) -
M. Squillacciotti, Il sistema di numerazione dei cuna (Panamà) -
M. Squillacciotti, Il sistema di numerazione tradizionale in Somalia Appendice. Percorsi bibliografici - Antropologia ed etno-linguistica - Psicologia e didattica della matematica - Storia e concetti della matematica