cm 25x20, 167 pp., 140 ill.
@ Marzo 1982
Opera originale per tema e taglio, non è una monografia su un artista secondo lo schema tradizionale: piuttosto uno spaccato della realtà artistico-culturale bresciana, circoscritto al terzo decennio del Settecento. Al centro sono le problematiche di affinità e di repulsione sollevate dalla presenza di due artisti come Cifrondi e Ceruti in una città di provincia, con una ricca tradizione pittorica, ma in questa fase sostanzialmente rivolta al recupero del classicismo come modello ordinato e dignitoso di vita quotidiana.
SOMMARIO:
Bergamo, Bologna e Francia - L'arrivo a Brescia e la commissione dei dodici apostoli - L'ambiente bresciano - La produzione sacra - L'introduzione al Ceruti - Le opere di destinazione privata, le "scene di genere", i ritratti "di carattere". La fortuna critica in rapporto ai soggetti sacri ed a quelli profani - Antologia della fortuna critica - Le opere di Antonio Cifrondi (schede) - Appendice - I documenti delle tele di Gandino in Giacomo Ceruti - Bibliografia
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