I grandi teleri collocati nella parrocchiale di Toscolano nel 1688 siglano l’esordio di Andrea Celesti sulla riviera gardesana. Con questi capolavori, della smisurata altezza di sette metri, l’artista introdusse a Toscolano l’atmosfera sontuosa e barocca delle chiese veneziane che si andavano rivestendo di maestosi teleri radunati in grandi cicli pittorici, come quello della chiesa di San Zaccaria realizzato tra il 1684 ed il 1688 da Celesti e da altri artisti quali Antonio Zanchi, Antonio Fumiani, Giovanni Antonio Zonca e Daniele Heintz. Nei tre episodi raffiguranti la Caduta di Simon Mago, la Consegna delle chiavi a San Pietro e il Martirio dei Santi Pietro e Paolo, è evidente l’omaggio a Paolo Veronese dal quale è ripreso tutto il tipico repertorio imaginifico: le composizioni ardite, le vertiginose architetture, le figure di angeli e demoni che affollano i cieli tra bagliori violetti, la variegata e multicolore umanità di popolane, soldati, imperatori, cortigiani e nani. È in queste tele che meglio è evidente la “sprezzatura”, un linguaggio pittorico già adottato da Tiziano ma applicato in ambiente bresciano anche da Romanino, che consente di ottenere sorprendenti effetti di luce o di raggiungere, con stesure giustapposte di materia cromatica, una viva impressione di matericità. Il libro, realizzato in occasione del restauro dei teleri e degli affreschi realizzati da Celesti e dai suoi collaboratori sulla volta absidale della parrocchiale, ripercorre la biografia dell’artista concentrando l’attenzione sulla sua attività gardesana. Il dettagliato corredo iconografico permette un accurato approfondimento delle peculiarità della tecnica pittorica di Celesti. Due capitoli, infine, sono dedicati alle caratteristiche architettoniche della parrocchiale e al resoconto dell’intervento di restauro coordinato da Gian Maria Casella.
SOMMARIO Francesco De Leonardis, La fortuna novecentesca di Andrea Celesti. Giuseppe Fusari, Andrea Celesti (1637-1712). Toscolano, chiesa dei Santi Pietro e Paolo. I capolavori restaurati: Caduta di Simon Mago (1688), Consegna delle chiavi a San Pietro (1688), Martirio dei Santi Pietro e Paolo (1688). Isabella Marelli, L’attività di Andrea Celesti nella riviera gardesana. Le lunette (1688). Francesco Amendolagine, La chiesa dei Santi Pietro e Paolo nella storia. Marco Fasser, Un piccolo ma singolare dettaglio costruttivo. La volta absidale (1709). Gian Maria Casella, L’intervento di restauro